Nicole
Posted On 11 Giugno 2019
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Avevo intenzione di fotografare Nicole già da tempo, essendo mia amica ci siamo organizzati facilmente.
Le ho scritto e ci siamo subito visti.
Siamo andati a fare il solito aperitivo e abbiamo chiacchierato un po.
A prima vista sembra una di quelle ragazze stronze che levatidalcazzochisei.
Assomiglia a Jafar, il cattivo di Aladin.
Qualsiasi cosa dica o faccia sembra ti stia sempre imbruttendo o sia incazzata, in realtà è tutto il contrario.
Infatti, appena conosciuta, superata quella fase in cui ti devi comportare bene, parlare di cose intelligenti e cercare di non sembrare lo scaricatore di porto quale sei, si è rivelata a mio parere una di quelle pochissime ragazze che nella vita abbiano fatto ridere.
Nella prima foto ho cercato di rappresentare questi suoi due lati: il lato da stronza e quello simpatico.
Ho scelto un grande campo verde e siamo andati a fare un pic-nic.
Per cercare di tirar fuori queste sue due componenti siamo andati a fare una passeggiata e mentre parlavo la facevo giocare con quello che avevo intorno : fiori, ramoscelli e alberi.
A Nicole non piace molto essere fotografata e durante i primi scatti notavo indecisione, gesti di tensione e movimenti rigidi.
Per metterla a suo agio, ho iniziato fin da subito a scattare in modo tale che lei si abituasse all’idea di avere davanti una fotocamera, cosi, dopo un’oretta non sentiva più il “peso” ad avermi li ed ha iniziato a essere più spontanea.
Cosi ho iniziato a giocare con lei e con quello che avevo intorno, per cogliere tutte le sue sfumature.
Mentre parlavamo mi ha raccontato una particolarità di lei che mi ha colpito.
E’ una ragazza che ha sempre molti pensieri nella testa e che solo in rari casi riesci a stare veramente tranquilla, uno di questi casi è quando è a contatto con la natura, anche solo una passeggiata in un semplice prato.
Cosi per la seconda foto ho pensato di ritrarla in questa sua spensieratezza.
Ci eravamo spostati sotto un albero e ci siamo messi a parlare del più e del meno.
Dopo vari scatti ho notato che alcuni rami scendevano fino quasi a toccare a terra, quindi ho sfruttato quest’ultimi per creare una cornice naturale con Nicole situata al centro.
Una cosa che ho capito è che, quando si ha di fronte una persona timida, per abituarla alla fotocamera è meglio iniziare a scattare fin da subito , in questo modo con il passare del tempo non ci farà più caso e tutto verrà più spontaneamente.