Nadia
Posted On 11 Aprile 2019
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Una mattina entrando su Instagram ho notato che una certa Nadia mi aveva commentato una foto con scritto ” Adoro le tue foto, che ne diresti di una collaborazione ? ”
Sono andato a vedere il suo profilo e trovandolo interessante ho accettato.
Ci siamo dati appuntamento in un bar davanti ad un ginseng e abbiamo parlato.
Le ho chiesto di raccontarmi di lei e ho scoperto una delle persone più positive, spontanee e estroverse che abbia mai conosciuto.
Di solito prima di aprirsi di fronte ad un estraneo si cerca di parlare un pò, aspetti che si rompa il ghiaccio e poi incominci a cazzeggiare.
Lei no.
Prima di incontrarci già mi mandava selfie da appena svegliata e audio mentre stava al bagno.
I messaggi vocali di lei sul cesso ve li risparmio.
Mentre stavamo parlando mi sono accorto che riusciva molto bene ad tramite gesti ed espressioni facciali quello che voleva dire.
Praticamente per ogni situazione aveva una sua espressione.
Allora ho deciso di selezionare 9 di queste espressioni e di ricrearle.
Sul suo telefono aveva tipo millemila selfie che mandava alle amiche e abbiamo scelto i migliori.
Un’espressione in particolare di sua invenzione è : La saas.
Ve la spiego in breve : quando la persona con cui stai parlando sta dicendo un sacco di stronzate e tu lo sai, là subentra la saas.
Dentro di te pensi ” stai dicendo un sacco di cazzate, tanto sò mejo io“
Come se vai a spiegare a Salgado come si fanno le foto.
I gesti con il quale esprimi questo concetto sono tre e vengono accompagnati da un suono.
I gesti devono essere fatti in ordine e il suono è un “mmmmm” emesso con la gola.
Dopo questa breve lezione di cinesica, torniamo alla fotografia.
Lo schema di luce utilizzato è un Rembrandt con un solo softbox.
Ad ogni espressione ho assegnato un nome e ogni volta che ne pronunciavo uno, Nadia doveva ricreare quell’emozione.
Per la seconda foto ho visto che molti elementi raccolti durante la chiacchierata si collegavano al mare.
Inizio primavera e giornate bellissime, perchè non sfruttarle ?
Le ho fatto portare una giacca marroncina per avere un contrasto cromatico complementare con il blu del mare o del cielo.
Abbiamo scattato durante le ultime ore del giorno per avere la migliore luce naturale.
L’ho fatta giocare con la sabbia, con le conchiglie, con l’acqua del mare, l’ho fatta correre per metà spiaggia e mi ha raccontato altri suoi particolari.
Per avere la massima spontaneità nelle foto le davo degli input di azioni che poteva fare e lei da quel piccolo elemento ne costruiva da sola una scena.
Di volta in volta inventavamo nuove azioni o situazioni da ricreare.
Per finire in bellezza ci siamo goduti il tramonto con un tramezzino in mano.
Comunque accoppiata tramezzino e tramonto al mare è epico.
L’ enorme spontaneità di Nadia mi ha fatto capire che spesso trattenere una parte del proprio carattere anche all’interno dell’ambito lavorativo potrebbe limitarne il risultato.
Mantenendo comunque una professionalità, l’espressione del carattere sia da parte del modello\a sia del fotografo è importante per aggiungere un tocco di umanità in più alla foto finale.
Perciò parlate, esponetevi, cazzeggiate e divertitevi durante gli shooting.