
Lavorando come fotografo in un Pub, ho incontrato Alessia per caso.
Tra molte altre mi è rimasta impressa perchè assomigliava in modo impressionante alla protagonista del film “ Il mondo di Amelie” e così ho deciso di chiederle di fare delle foto.
Ho rimediato il numero e gli ho subito scritto.
Lei ha subito dimostrato una disponibilità allucinante.
Io pensavo di doverle spiegare che non sono uno serial killer e che avrei voluto solamente farle due foto per un mio interesse artistico, invece lei senza chiedermi nulla mi ha subito detto che per lei andava bene.
Dopo pochi giorni ci siamo incontrati per un caffè.
Come solito mio fare ho cercato di conoscerla e mi son fatto raccontare un pò su di lei.
Rispetto ad altre ragazze mi ha fatto conoscere molte sue particolarità del tipo : gli piace appendere le cose, non esce di casa se non ha i “pallini ” sugli occhi, ha una passione per le rose essiccate, gli piace farsi i giretti all’ IKEA, adora il mare d’inverno ecc..
Inoltre mi sono fatto mandare le foto della sua camera perchè si riesce a capire tantissimo di una persona.




Ho deciso di fare questa foto prendendo spunto proprio dalle foto della sua camera.
Abbiamo scattato in interno, le ho fatto portare le rose appassite che aveva in camera.
Ho sistemato due grandi abat jour a destra e sinistra del soggetto, in modo tale da averla perfettamente allineata al centro di queste due.
Le abat jour erano delle semplici abat jour dell’IKEA con all’interno due lampadine LED.
Ho scelto proprio queste due perchè il materiale delle due abat jour avrebbe ammorbidito la luce e avrebbe donato ad Alessia una luce molto morbida.
Dato che avevo intenzione di giocare e far muovere il soggetto, le due luci laterali le avrebbero illuminato entrambi i lati del volto, non lasciandolo mai in ombra.
Ho iniziato a parlarci per levarle l’imbarazzo di essere davanti ad una camera e vedendo che continuava ad avere delle espressioni non tanto naturali ho deciso di farla giocare con un laccio per capelli e poi con i petali delle rose appassite.
Dopo averle dato questi oggetti in mano ha iniziato a giocarci, questo mi ha permesso di fotografarla in pose diverse dal solito.



Tra tutte le azioni ho scelto quella in cui si era messa un petalo sul naso.
In post-produzione ho aggiunto una rosa nello sfondo per far vedere meglio questi elementi.
Per ultima cosa ho aggiunto due foto delle scritte ai lati per fare una finestra ed evidenziare lei.
Ho utilizzato proprio quelle due immagini perchè lo scrittore preferito di Alessia è Baricco.
Autoremaisentitomavabbè.
Mi sono andato a vedere le copertine dei libri di questo scrittore e tutti quanti avevano come particolare quello di avere questi dettagli tipo parole scritte su un foglio, perciò ho deciso di utilizzarla in questa foto.




La particolarità che mi ha portato a scegliere Alessia tra molte altre è molto semplice : si imbarazza.
E’ una di quelle persone semplici e genuine che ti regala tutte le sue sfumature senza vergogna o orgoglio di essere qualcun’altra.
L’idea era proprio quella di ritrarla nell’istante in cui si imbarazzava, provando a cogliere queste sfumature.
E poi de che stamo a parlà regà quando ti ricapita di fotografare Ameliè.
La foto è stata scatta lo stesso giorno, con lo stesso schema di luci.
Per riuscire a farla imbarazzare e provare a cogliere il momento esatto ho fatto tutto il contrario della foto precedente, ovvero ho cercato di metterla più a disagio possibile.
Mi sono avvicinato con la camera e mentre scattavo non le parlavo, cercando di creare una situazione dove lei era si potesse imbarazzare più facilmente.
Sono riuscito a cogliere questi istanti scattando a raffica foto su foto.
Parlando con Alessia mi ha mostrato tantissime sue particolarità estetiche e caratteriali.
Per creare l’idea fotografica stavolta invece di concentrarmi su un solo elemento ho provato a unire più elementi e nel flusso creativo mi ha permesso di avere molte più possibilità di esecuzione.
Tutto questo per dire che più elementi ci sono, più è facile trovare un ‘idea fotografica.