
Ad una serata in un pub del mio paese ho incontrato per caso Sofia.
Mi sono avvicinato e dicendogli che aveva un volto particolare gli ho chiesto se potevo fargli due foto.
La sua prima reazione era ” ma tu che vuoi della mia vita, ma chi sei “.
Dopo un breve dialogo, le ho lasciato il mio numero e le ho detto di mandarmi un messaggio in caso fosse stata interessata.
Il giorno dopo mi ha scritto.

Dopo averle spiegato in breve il progetto, fatto vedere qualche mio scatto e spiegato che non sono uno stupratore ha accettato.
Pochi giorni dopo ci siamo visti davanti ad un caffè.
Per trovare delle idee fotografiche abbiamo parlato almeno un’oretta.
Ho cercato di farle più domande possibili su di lei del tipo :
- Che lavoro\ scuola fai ?
- Che passioni hai ?
- Cosa vorresti fare nella vita ?
- Hai delle stranezze\ particolarità ?
- Cosa c’è dentro la tua camera ?
Da ciò che ho potuto conoscere di lei sono riuscito ad elaborare le idee per le due foto che le sarei andato a fare.

Una sua particolarità è quella di avere delle pose strane per sedersi.
Partendo da questo ho deciso di ricreare una situazione del tipo :
Domenica mattina, lei appena svegliata, sdraiata sul divano a guardare la tv.
Mi sono fatto inviare le foto del suo pigiama e in base al colore di
quest’ultimo ho ricostruito il contesto a casa mia.
Per creare un contrasto forte tra il pigiama di colore rosa ho scelto di utilizzare il celeste come colore per lo sfondo.
Per capire meglio il metodo per scegliere i colori per una foto clicca qui.
Dunque ho rivestito il mio divano con un lenzuolo bianco che avrei trasformato in un celeste in post-produzione.
Ho deciso di utilizzare la luce naturale e di posizionare Sofia tra me e la sorgente di luce, ovvero una piccola finestra.
Mentre parlavo con lei le chiedevo di farmi vedere queste “strane ” pose.
Durante tutto il tempo ho continuato a chiacchierarci per distrarla.
Abbiamo parlato della vacanza che di li a poco avrebbe fatto, di suo nonno, del suo soprannome, dello spettacolo che avrebbe dovuto fare…
Per quanto siano stati discorsi banali,in questo modo sono riuscito a metterla a suo agio mentre “giocava ” sul divano.




Una delle passioni più grandi di Sofia è la pittura.
Mi ha raccontato che in questo ultimo periodo ha iniziato a utilizzare la tavoletta grafica per creare delle illustrazioni.
Per questo ritratto ho quindi deciso di unire questo suo interesse con la fotografia.
L’intenzione era quella di farle un ritratto molto semplice, in modo tale da poterci disegnare sopra con la tavoletta grafica.
L’effetto finale che avevo in testa era quello di unire il ritratto fotografico e quello digitale.
L’ho fatta sedere su una sedia e posizionata vicino ad una grande finestra.
Di una semplicità mostruosa.
In questo modo ho sfruttato la luce naturale che le ha dato un’ illuminazione più morbida.
Inoltre ho ammorbidito ancora di più le ombre mettendo un pannello riflettente dal lato opposto alla finestra.
Per ottenere una maggiore spontaneità in lei ho applicato la tecnica distrazione.
Dato che stavo scattando a casa mia ho chiamato mia madre e gli ho detto
di parlare con Sofia.
Da tipica mamma che si rispetti ha incominciato a raccontarle tutti gli aneddoti imbarazzanti che hanno attraversato la mia infanzia.
“Lo sai che Michele da piccolo…”

Tralasciando il fatto che mi ha sputtanato, sono riuscito a ottenere più naturalezza nelle sue espressioni ed a concentrarmi sul trovare l’inquadratura migliore.
Per la seconda foto ho voluto “sfruttare” le abilità di Sofia per rendere la foto ancora più particolare e personale.
Da questa collaborazione ho capito che a volte può essere stimolante rendere partecipe il modello nel flusso creativo della foto.
Perciò ascoltate sempre consigli e nuovi punti di vista, potrebbero arricchirvi.