
Ho iniziato questo progetto chiedendo ad una mia amica, Lidia, di poterle scattare delle foto.
Le ho mandato un messaggio e ci siamo visti per un caffè.

Lei abita nel mio stesso paese perciò è stato facile incontrarsi.
Si inizia con i soliti discorsi, quelli che in realtà non va di fare a nessuno, ma che se non li affronti pare brutto.
Qualcosa del tipo: Come sta andando la
scuola? E con il ragazzo? Il lavoro?
Dopo aver concluso i convenevoli, le ho spiegato ciò che volevo fare: due semplici foto.
Una foto più seria; una più particolare, basandomi sulla sua persona.
Le ho fatto alcune domande cercando di capire i suoi gusti fotografici.
Dopo poche domande ho deciso di utilizzare l’auto come elemento fotografico principale delle due foto.

Per la prima foto siamo andati su una collina a ridosso di un bel paesaggio.
Ho scattato durante il tramonto per avere una luce più morbida e delle ombre meno nette sul volto.
Il fatto di conoscere Lidia mi ha aiutato a realizzare la prima foto.
Sono partito da una sua stranezza: schiacciare il naso sul finestrino della macchina.
Lei si diverte così, non mi esprimo a riguardo.
Perciò sono partito con l’idea di ritrarla in quell’azione.
Mi ha riempito di caccole il finestrino ma alla fine ci siamo riusciti.
In tutto ciò ho portato con me tramezzini ed estathè: a pancia piena si lavora meglio.
Per farti capire precisamente come ho interagito con Lidia per posizionarla nelle varie foto, ho scritto un articolo dedicato con tanti piccoli trucchi, lo trovi Qui.

Per la seconda foto ho avuto poco tempo e non sono riuscito a preparare nel dettaglio come andarla a fotografare: avevo solo intenzione di scattare usando come elementi l’auto e l’effetto del vento.
Ho dato spazio all’improvvisazione.
Cazzata.
L’ho capito solo dopo.
Siamo andati in una strada di periferia in modo da non avere problemi di traffico.
Un mio amico guidava la macchina mentre Lidia ed io eravamo nei posti dei passeggeri, rispettivamente uno davanti e l’altro dietro.
Anche qui ho scattato verso l’ora del tramonto.
L’ho fatta sedere prima nel sedile anteriore e poi in quello posteriore.
Dopo aver provato a cambiare il posto non sapevo più cosa inventarmi per cambiare posa, perciò ho provato semplicemente a modificare angolazione e distanza dal soggetto.



Lidia si aspettava che io gli dicessi cosa fare e quale posa assumere, ma la scarsa preparazione per questa foto mi ha portato ad avere delle difficoltà.
Nonostante fossi nella merda, sono riuscito a sfruttare il riflesso della carrozzeria per creare un’inquadratura molto più interessante. Infatti così facendo ho capito che eliminando lo sfondo avrei messo in risalto il suo viso.
Da questa collaborazione ho capito che è importante, già da prima, avere le idee chiare su come impostare la foto nel momento dello shooting.
Errore comune è quello di pensare di riuscire sicuramente a scattare una bella foto senza aver fatto prima alcun tipo di lavoro.
Non fate le cose a cazzo di cane, la preparazione della foto è importante.