
Giulio è il fratello del mio migliore amico, quindi è stato molto semplice contattarlo per fare qualche foto. Conoscendolo molto bene avevo già in mente come muovermi.
Dallo shooting precedente ho imparato che la
pianificazione della foto è importante, quindi prima di iniziare ho scritto una lista di azioni e di elementi da utilizzare nel corso del set fotografico.

Sono partito dall’aspetto di Giulio: ha sempre avuto l’aria da ragazzo cattivo, e mi sono concentrato su questo elemento estetico per realizzare la foto.
Per accentuare questo aspetto ho deciso di rendere i lineamenti del suo volto più duri, utilizzando uno schema di luce a cono, o dall’alto.
In questo modo ho ottenuto delle ombre più nette al di sotto degli zigomi e degli occhi, riuscendo a potenziare l’aspetto da stronzo/duro.
Se vuoi conoscere tutti gli schemi di luce che utilizzo, ho scritto un articolo dedicato che puoi trovare qui.
Per realizzare lo schema di luce a cono avevo bisogno di una stanza alta e spaziosa e ho scelto il mio garage.
Una volta realizzato lo schema di luce, ho notato che le ombre sul suo viso erano troppo nette, e quindi le ho ammorbidite usando un pannello riflettente posizionato ai piedi del soggetto.
L’elemento con cui volevo giocare in questa foto era il fumo. Per creare dinamismo ho fatto uscire il fumo da sotto la maglietta. Ho ottenuto
questo effetto usando la mia macchina del fumo professionale da 1000€.
No, non è vero. Sono povero.
Mi sono dovuto inventare un accrocco.
accrocco
[ac-cròc-co] n.m.
1. macchina, dispositivo fatto con pezzi assemblati alla meglio.
2. lavoro abborracciato.
Ho collegato il tubo di una vecchia aspirapolvere al buco di uscita della mia macchina del fumo da 40€; dopodiché ho attaccato con dello scotch l’altra estremità del tubo sul petto di Giulio. In questo modo ho potuto controllare la fuoriuscita dal fumo ottenendo l’effetto desiderato.



Una particolarità di Giulio è il suo essere perennemente affamato, e anche di notte può capitare di trovarlo a rovistare nel frigo. Per rendere l’effetto notte ho deciso di giocare con la contrapposizione di colori complementari, usando due luci di temperature diverse:
- Una luce da 125W a 4000K nel frigo: per aumentarne la corposità ho utilizzato la macchina del fumo.
- Un softbox con due lampade da 125W a 4000K coperte con una gelatina blu dall’altro lato della stanza.
Ho in questo modo ricreato un effetto di luce lunare e un ambiente notturno.
Il mio obiettivo era quello di catturare l’imbarazzo di Giulio nell’essere sgamato a mangiare la pizza.
Per ottenere questa spontaneità, ho creato un gioco tra Giulio e una sua amica: Ogni volta che lei schioccava le dita, lui doveva fermarsi in
quella posizione.
In questo modo era lei a dirigere Giulio, lasciandomi completamente libero di concentrarmi sulla foto.Così facendo ho delegato a lei il compito di gestire la posa del soggetto, creando un gioco che mi ha permesso di tirare fuori maggiore spontaneità dalle pose di Giulio.
Da questa collaborazione ho imparato che se il set è parte della vita del soggetto, può essere lui stesso a consigliarti delle pose più naturali. Ad esempio nella prima foto è stato lui stesso a consigliarmi
dei giochi da fare con il fumo.